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Riferimenti storici

Riferimenti storici della Bucovina Bucovina si trova nel nord della Moldavia e insieme alla Valacchia e alla Transilvania è una delle provincie storiche della Romania. L’impero hasburgico e quello russo hanno approfittato della debolezza dell’impero ottomano all’inizio del diciannovesimo secolo e hanno deciso di estendere i propri confini. Il nord della Moldavia divenne parte della provincia denominata Galizia, ma nel 1849 fu rinominata Ducato di Bucovina. Nel 1918 dopo lo scioglimento dell’impero austro-ungarico diventa parte della Romania. Oggi solo la parte meridionale della Bucovina storica si trova in Romania, mentre il lato nord è parte dell’Ucraina – regione Cernivtsi. Per comprendere meglio la storia della Bucovina, il significato delle proprie città, la cultura e le persone si devono capire prima i momenti storici che hanno definito questa regione.

Le prime tracce di insediamenti in questa terra possono essere rintracciati con gli stabilimenti umani del Paleolitico Superiore e continuano con il Neolitico, Età del Rame, Età del ferro e le altre culture e civiltà che seguirono.

Il grande ruolo svolto dagli abitanti di questa zona all’inizio del Medioevo consiste negli sforzi che hanno fatto per mettere al bando i Tartari, e allontanato il vassallaggio per formare e consolidare lo stato feudale indipendente della Moldavia. In questo modo, nel 1342 il re ungherese Ludovic d’Anjou ha sconfisse i tartare che avevano derubato i territori ad est dei monti Carpati e ha stabilito il confine con la Moldavia. Dragos, il principe di Maramures, un vassallo e alleato dei sovrani ungheresi, divenno principe di Moldavia. Nel 1359, un altro principe di Maramures, Bogdan il primo, si rivolta contro il re d’Ungheria, viene in Moldavia e aiutato dalla popolazione locale sconfisse Dragos, e dichiara la Moldavia uno stato indipendente con la capitale a Siret.

In un’altra fase della storia, il sovrano Petru Musat (1375-1391) trasferi la capitale a Suceava, perché offriva migliori possibilità di fortificazione, essendo allo stesso tempo facile da difendere contro i re di Ungheria e della Polonia. Entrambi volevano trasformare la Moldavia in loro stati vassalli. Al fine di difendere e rafforzare l’indipendenza della Moldavia sono state costruite le cittadelle di Scheia e Suceava. Nei prossimi due decenni Suceava diventa un’importante centro economico, amministrativo e culturale della Moldavia, che viene rafforzata sotto il regno di Alessandro il Buono (1400-1432) e soprattutto durante il regno di Stefan cel Mare (Stefano il Grande).

Il lungo regno del principe Stefano il Grande (1457-1504), ha portato progressi economici e stabilità politica, nonostante le numerose battaglie contro i turchi, ungheresi polacchi. Nei secoli XVII-XVIII, l’impero ottomano riusci a trasformare Valacchia e Moldavia in stati vassalli. Alla fine della guerra russo-turca (1768-1774), l’Austria interviene come mediatore di pace e in ottobre 1774 occupa la parte settentrionale della Moldavia e dopo il trattato di ottobre 1775 la Bucovina entrò a far parte dell’Impero Asburgico.

Sotto il regno austriaco, l’afflusso di polacchi, russi, ebrei, ucraini, slovacchi e tedeschi hanno creato un ambiente cosmopolita dove la cultura ha cominciato a fiorire. I loro discendenti continuano a vivere in Bucovina lasciando una forte eredità etnica e cluturale. L’archittetura della Bucovina si e fermata nel tempo ed è diventata una miscela unica di influenze multiculturali europee. Nel 1812 la Russia ha occupato il lato meridionale della Moldavia, la zona tra i fiumi Prut e Nistru. Il 1859 è l’anno in cui le due provincie storiche Moldavia e Valacchia si uniscono e formano lo stato moderno della Romania. Nel 1866 il re Carol il primo diventa il sovrano del paese. Dopo aver vinto la guerra contro i Turchi  (1877 -1878) la Romania diventa indipendente. Nel 1881 il re Carol di Hohenzollern-Sigmaringem diventa il re di Romania e i suoi eredi governano il paese fino al 1947. Un momento molto importante nella storia del paese è la fine della Prima guerra mondiale, quando nel 1918, tutte le provincie romene costituiscono la Grande Romania. Dopo la convenzione russo-tedesca nel 1940 (il patto Molotov – Ribbentrop), l’Unione Sovietica occupò il territorio della Moldavia compreso tra i fiumi Prut e Nistru e la Bucovina Settentrionale.